Intendo contribuire a fare un po’ d’ordine nel piccolo dibattito che si è aperto in rete sui DRM indicando quelle che sono le principali categorie giuridiche coinvolte in ordine all’uso ed all’apposizione di misure di protezione e di gestione dei diritti digitali sulle opere intellettuali:
1) sicuramente il diritto dei contratti, con particolare riguardo ai contratti dei consumatori;
2) i sistemi di protezione e di gestione in parola spesso contengono i dati personali dei fruitori (utenti) delle opere oppure possono portare alla loro identificazione. La disciplina sulla privacy viene pertanto senz’altro chiamata in causa. In questo panorama i titolari dei diritti di sfruttamento delle opere ed i produttori di hardware sono molto spesso restii a svelare le modalità di trattamento dei dati nonchè la quantita e la tipologia dei dati trattati;
3) i sistemi in oggetto possono contenere degli strumenti informatici che consentono l’autotutela da parte dei titolari dei diritti di sfruttamento dell’opera (il caso Kindle / 1984 di Orwell ne è un esempio emblematico); pertanto vanno sicuramente valutati i profili di legitimità di tali forme di autotutela alla luce dei principi generali del nostro ordinamento ed anche delle fonti di diritto internazionale;
4) al monopolio sulle opere intellettuali può aggiungersi il monopolio sui brevetti degli apparecchi hardware per la lettura e la fruizione delle opere digitali; non possono quindi essere trascurate la disciplina del segreto industriale e dei brevetti;
5) la creazione di standard industriali sui formati digitali unito al monopolio sui brevetti chiama in causa il diritto della concorrenza;
6) il diritto d’autore può vedere profondamente trasformati alcuni suoi istituti fondamentali;
7) infine, ultimi ma non ultimi, i diritti della persona umana.
La materia risulta essere senz’altro delicata e va trattata e soprattutto studiata con grande attenzione e senza pregiudizi. Attualmente in Italia non mi sembra vi sia un grande dibattito tra gli operatori ed esperti del settore, quindi ben vengano le amichevoli polemiche tra blogger (tra me e l’amico Spataro ad esempio ;)) se possono servire a stuzzicare l’attenzione di qualcuno. Senz’altro sono servite ad incrementare la mia voglia di approfondire la materia. 😉