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Cybersieves, ovvero la Cina ma non solo

Image by zaylin14 via Flickr
Google lascia la Cina. Tutto il traffico diretto verso il sito cinese di Google viene da oggi rediretto su quello di Honk Kong e senza filtri. Questa è la notizia.
La stampa e l’opinione pubblica occidentale dedicano molto spazio alla censura imposta dalle autorità cinesi mentre le pratiche di filtraggio operate nelle nazioni democratiche sono largamente ignorate. Internet risulta frammentata in distinti giudizi di valore  su quale contenuto sia inaccettabile e quindi da bloccare. Tutte le nazioni bloccano o tentano di bloccare l’accesso a materiali in rete – dal dissenso politico in Iran alla musica protetta da copyright negli USA – ma si differenziano per obiettivi, efficacia delle misure e grado di partecipazione dei cittadini nelle scelte dei contenuti bersaglio.
Dieci anni fa solo una manciata di nazioni usava tecnologie per filtrare e censurare Internet. Secondo la Open Net Initiative nel 2006 – 2007 il numero è aumentato sensibilmente comprendendo democrazie consolidate come Francia, Canada, Gran Bretagna e Finlandia; altre stanno per iniziare. Il filtering di Internet non è una pratica esclusiva dei regimi repressivi.
Queste le considerazioni di partenza Cybersieves di Derek Bambauer, pubblicato nel Duke Law Journal. Il saggio del professore della Brooklyn Law School offre uno schema per valutare la legittimità delle pratiche di filtraggio dei contenuti in rete concentrando l’indagine sui processi decisionali.
Bambauer propone di valutare le nazioni in termini di openness, transparency, narrowness e accountability .
Una rigorosa analisi quantitativa applicata a tutti gli stati che utilizzano i sistemi di filtraggio e di censura può essere utilizzata come strumento di misura e di comparazione tra le differenti condotte nonchè può essere utile a migliorare la qualità delle decisioni anche dei privati, i quali vendono le tecnologie che le realizzano.
Mentre il filtraggio dei contenuti in rete sta divenendo una pratica normale e quasi comunemente accettata, il suo uso, poichè può incidere pesantemente sui diritti fondamentali della persona umana, dovrebbe essere invece valuata con  attenzione e soprattutto con rigore scientifico.
Il saggio è on line qui: SSRN – Cybersieves di Derek Bambauer , buona lettura.
mariosabatino

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mariosabatino

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