Una delle domande che sempre più frequentemente mi vengono poste riguarda l’assegno unico per i figli. A chi spetta? Come viene erogato? Cerchiamo di chiarire questi aspetti, facendo riferimento all’art. 6 n. 4 del DECRETO LEGISLATIVO 29 dicembre 2021, n. 230.
La norma di riferimento: art. 6 n. 4 del DECRETO LEGISLATIVO n. 230
Secondo la legge, l’assegno è corrisposto dall’INPS ed è erogato al richiedente o, se espressamente richiesto, suddiviso in pari misura tra entrambi i genitori che esercitano la responsabilità genitoriale. Pertanto, in caso di affido condiviso, che rappresenta la maggior parte dei casi, è possibile prevedere che l’assegno unico sia versato ad entrambi i genitori al 50%, indipendentemente dal fatto che il genitore non collocatario versi o meno l’assegno di mantenimento per i figli.
In caso di affidamento esclusivo, l’assegno spetta invece – in mancanza di accordo – al genitore affidatario.
Come viene erogato?
L’assegno unico può essere erogato con le seguenti modalità:
- bonifico bancario su conto corrente postale, carta di credito o di debito dotata di codice IBAN, libretto di risparmio dotato di codice IBAN;
- in contanti presso uno degli sportelli postali del territorio italiano;
- accredito sulla carta RdC per i nuclei beneficiari di Reddito di cittadinanza.
Cambiamenti Posteriori e Conflitti
Vale la pena notare che la possibilità di dividere l’assegno in parti uguali tra i genitori è sempre aperta, anche in un secondo momento. Tuttavia, questa flessibilità può anche generare malintesi e conflitti. È quindi fondamentale chiarire questi dettagli nelle condizioni di separazione.
Per evitare problemi, è fondamentale consultare un avvocato esperto in diritto di famiglia che possa fornire una consulenza dettagliata.
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