(Il titolo della foto di Geomangio è Riflessioni analogiche sul digitale)
La settimana scorsa, collegandomi al portale del
PCT ho letto quanto segue. Ho una firma digitale Postecert rinnovata regolarmente e perfettamente funzionante. Sono inoltre abilitato all’invio di atti nel PCT.
Egregio utente,
al fine di garantire la sicurezza e l’autenticazione forte ai servizi del Processo Civile telematico, le regole tecniche in vigore richiedono l’uso di Certificati Digitali che garantiscano il necessario livello di sicurezza.
Il D.M. 17/7/2008 prevede infatti:
- Art. 30, comma 1: “L’autenticazione dei soggetti abilitati esterni avviene secondo le specifiche previste dalla Carta Nazionale dei Servizi”
- Art. 36, comma 2: “La postazione di lavoro dei soggetti abilitati esterni è dotata dell’hardware e del software necessario alla gestione della firma digitale su smartcard, e all’autenticazione nei confronti del punto di accesso, secondo le caratteristiche tecniche della Carta Nazionale dei Servizi”
- Art. 62, comma 3: “L’autenticazione dei soggetti abilitati esterni avviene secondo le specifiche della Carta Nazionale dei Servizi; possono essere utilizzati i dispositivi crittografici non conformi alla Carta Nazionale dei Servizi, purché emessi entro il 31 dicembre 2008”
Il suo certificato digitale di autenticazione, non risulta conforme alla normativa vigente.
Pertanto, in via transitoria, l’accesso ai servizi le verrà consentito fino al 15/10/2010
Per ottenere le informazioni necessarie alla emissione di un nuovo certificato conforme alla normativa (Carta Nazionale dei Servizi) La invitiamo ad inviare una e-mail a info@lextel.it con oggetto: “Firma Digitale” e con testo:
- Nome
- Cognome
- Ordine Forense di appartenenza
Le ricordiamo che a far data dal 15/10/2010, qualora non fosse ancora in possesso di un certificato conforme, in osservanza alle regole tecniche emanate dal Ministero della Giustizia, le verrà, nostro malgrado, inibito l’accesso ai servizi del Pda.
Per qualsiasi informazione circa l’emissione di un nuovo certificato digitale conforme allo standard Carta Nazionale dei Servizi, la invitiamo a prendere contatto con il nostro centro di assistenza al numero 06 4547581 – Fax 06 45475870 e-mail info@lextel.it.
Lunedì – Venerdì 9:00-13:30 e 14:30-18:00
Ho ovviamente inviato la mail richiesta all’indirizzo indicato ed eccovi la risposta:
Egregio Avvocato,
a seguito della sua richiesta di informazioni circa l’attivazione di una nuova firma digitale – conforme alle nuove regole tecniche – Le segnalo che è possibile reperire tutto quanto necessario all’indirizzo internet http://firmadigitale.lextel.it/roma
Ne caso nutra dubbi circa le procedure di richiesta o abbia necessità di pormi altri quesiti, non esiti a contattarmi ad uno dei miei recapiti, sono a sua disposizione.
Cordiali saluti
Ovviamente insoddisfatto della risposta ho chiesto ulteriori chiarimenti. Un responsabile commerciale di Lextel mi ha quindi contattato e mi ha riferito che,
Il D.M. 17/7/2008 prevede:
Art. 30, comma 1: “L’autenticazione dei soggetti abilitati esterni avviene secondo le specifiche previste dalla Carta Nazionale dei Servizi”
Art. 36, comma 2: “La postazione di lavoro dei soggetti abilitati esterni è dotata dell’hardware e del software necessario alla gestione della firma digitale su smartcard, e all’autenticazione nei confronti del punto di accesso, secondo le caratteristiche tecniche della Carta Nazionale dei Servizi”
Art. 62, comma 3: “L’autenticazione dei soggetti abilitati esterni avviene secondo le specifiche della Carta Nazionale dei Servizi; possono essere utilizzati i dispositivi crittografici non conformi alla Carta Nazionale dei Servizi, purché emessi entro il 31 dicembre 2008”
Il gentilissimo responsabile commerciale di Lextel mi ha quindi parlato del Progetto CNS
www.progettocns.it e delle specifiche tecniche ad esso relative.
In sintesi, da ottobre 2010 (possibile la proroga a dicembre) tutti i certificati di autenticazione per accedere al PCT dovranno rispettare le specifiche del CNS perché esse garantirebbero un migliore standard di sicurezza (!?).
Problema. Non tutti i certificatori sono in grado di adeguarsi. Tra questi pare vi sia anche Postecert. Pertanto, rebus sic stantibus, tutti coloro che come il sottoscritto hanno rinnovato il proprio certificato con Postecert (e qui a Roma sono tanti ……… ) dovranno acquistarne un altro da altro soggetto certificatore.
Evviva il PCT (che almeno a Roma non funziona ….. sono tre giorni che tento inutilmente di inviare una busta con un atto di intervento in una procedura esecutiva immobiliare a causa dei numerosi bachi del software). Evviva la semplificazione !
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